Dentro al progetto: come è nato il podcast de “Gli StaNcanovisti”

“Gli StaNcanovisti. Lavorare stanca” è la serie fictional podcast realizzata da Podcastory in collaborazione con l’agenzia media Initiative per il gruppo Alfasigma. La serie podcast è la conferma di quanto il podcast possa essere uno strumento efficace per impostare una strategia di comunicazione del proprio brand.

Per distinguersi dai competitor e riuscire a intercettare l’interesse dei consumatori è fondamentale adottare una strategia di comunicazione che sia innovativa e al contempo proficua. Una strada che ha voluto percorrere Alfasigma, per promuovere la linea di integratori Carnidyn.

come è nata l’idea 

Su come sia stata accolta l’idea di comunicare il brand attraverso un fictional podcast in stile sit-com, lo spiega Valeria D’Arienzo, brand manager di Carnidyn: “Con entusiasmo, sia poiché era una novità nel panorama del podcast sia perché ci sembrava di poter comunicare i nostri valori divertendo l’ascoltatore, creando un legame con il nostro pubblico target attraverso un contenuto che non imponga la presenza massiccia del prodotto. Credo che il podcast sia un ottimo strumento per aumentare la brand awareness, poiché oltre all’intrattenimento, utilizza fortemente lo storytelling, coinvolgendo l’utente per tutta la durata e conservando per il finale il messaggio d’acquisto”.

lo storytelling nel podcast

“Il podcast è un prodotto tailor-made che lavora sull’obiettivo di consideration, mettendo al centro i valori del brand e raccontandoli con un grado di personalizzazione molto alto – aggiunge Francesca Alluigi, Manager della Branded Content Unit di Initiative -. Il coinvolgimento emozionale dell’audience rappresenta un’altra componente significativa: l’ascolto di storie in cui è semplice immedesimarsi offre alle persone utili spunti per arricchire il proprio palinsesto personale.

Da ultimo, ma non per importanza, il podcast è in grado di lavorare su una delle metriche attualmente più discusse: l’attenzione.

Con lo storytelling audio vengono stimolate aree cerebrali che consentono, al pari dei libri, di immaginare situazioni e ricrearle in base alla propria personale chiave di lettura, dando libero sfogo ad una componente creativa che il mezzo video per sua natura non è in grado di attivare”.

la strategia social

Il progetto, che è stato presentato anche in occasione del Comedy Village con una tavola rotonda su L’uso della comicità nel podcast e nel branded content”, ha ottenuto un boom di ascolti e ha suscitato l’interesse degli ascoltatori sul prodotto, grazie anche all’idea di intercettare un maggior numero di utenti social, attraverso la pagina Instagram “Cose brutte impaginate belle”.

“L’idea di coinvolgere la community è nata dalla necessità autorale di costruire storie con una forte attinenza alla realtà: la partecipazione di “Cose brutte impaginate belle” ha infatti permesso di raccogliere spunti di vita quotidiana, veritieri e autentici con cui creare un prodotto realistico e aumentare conseguentemente i livelli di interazione con i potenziali ascoltatori – ha spiegato Francesca Alluigi -. In questo modo, oltre ad un allargamento del team di autori, abbiamo conferito al progetto un’ulteriore visibilità tramite post e storie sul profilo della pagina Instagram”.

audience come base di partenza

“Per creare engagement in modo efficace con il target di riferimento è fondamentale ascoltare e prendere spunto dal target stesso – continua Francesca Alluigi -. Molto spesso le risposte a quesiti creativi e di comunicazione sono intrinseche alle attività social dell’audience: ciò si traduce in un’efficace base di partenza che consente ai brand di realizzare contenuti in cui il target si riconosce e la probabilità di interazione con essi sarà inevitabilmente più alta”.

Come ha spiegato l’agenzia media Initiative che ha seguito la realizzazione del progetto, “il principale punto di forza di “Gli StaNcanovisti. Lavorare stanca” è il suo format inedito e innovativo rispetto agli altri podcast sul mercato. Il genere sitcom, infatti, è tipicamente televisivo ma, traslato nel mondo audio, consente all’ascoltatore di visualizzare il proprio personale contesto, personaggi ed ambientazione partendo dall’ascolto.

A corollario di questo primo punto di forza troviamo una distribuzione media massiccia che ci ha permesso di diffondere il podcast per portarlo nei device degli ascoltatori e il coinvolgimento della community Cose brutte impaginate belle” in primis come parte del team autoriale e poi come leva di distribuzione”.