Il podcast in India passa dalle zone rurali

Ora che l’India sta diventando il terzo mercato per consumo di podcast, occorre mettere l’accento sull’importanza delle zone rurali

Anche se ormai sappiamo che i podcast rappresentano un’enorme opportunità per i marchi e, di conseguenza, per gli inserzionisti, c’è ancora molta strada da fare in questa direzione. A dimostrarlo sono i numeri, ma anche la convinzione, da parte di alcuni, che quello dei podcast sia un settore di nicchia, quando invece ormai non lo è più.

Ma il fattore che più di tutti dovrebbe condurre al branded podcast non è la popolarità raggiunta, piuttosto il coinvolgimento che un annuncio via podcast è in grado di creare. L’empatia è da sempre stata la caratteristica principale di questo mezzo di comunicazione, non solo in tempo di pandemia ma anche prima e dopo. Gli ascoltatori di podcast sono utenti molto esigenti, poiché cercano contenuti di alta qualità. E quando la trovano, diventano utenti fedelissimi.
Per questo motivo, se si riesce nell’intento di inserire annunci pertinenti all’interno del podcast, l’attenzione rimarrà alta e sarà più facile ricordare quanto ascoltato.

La situazione dei podcast in India

A confermare questa tendenza c’è anche un recente studio della BBC intitolato Audio: Activate e riservato al mercato indiano, ora terzo al mondo per ascolto di podcast dopo Stati Uniti e Cina, che ha rilevato che le menzioni del marchio all’interno di un podcast offrono un tasso di coinvolgimento superiore del 16% rispetto al contenuto circostante.

Questa percentuale è notevole, se si pensa che in radio si ottiene un punteggio inferiore del 5% rispetto al contenuto circostante.
Ciò significa che il pubblico di podcast è ben consapevole di quanto sta cercando, e se i marketer sono altrettanto consapevoli dell’audience alla quale si stanno rivolgendo, possono davvero ottenere risultati ottimi ed impensati. In poche parole, con un incastro perfetto tra ascoltatori e inserzionisti, il podcast si rivelerebbe la fonte più adatta per il branding.

Il nuovo, se comporta un certo fattore di rischio, spaventa, e questo non accade solo in India, ma come sempre i pionieri di un trend innovativo sono coloro che hanno il coraggio di buttarsi e rischiare.

Ad alimentare la diffidenza è anche la poca capacità di prestare attenzione, che appare ancora più labile quando si tratta di ascoltare audio privi di video. Quest’ultimo rimane ancora il grande catalizzatore, perciò i contenuti audio devono necessariamente essere interessanti ed inerenti a ciò che si stava cercando, altrimenti l’utente smette di ascoltare.

L’esigenza di raggiungere le zone rurali via podcast

In India esiste anche il problema della lingua e della netta differenza tra utenti che abitano in città e quelli che, invece, vivono in zone rurali, che sono ovviamente la maggioranza. Tra questi, 351 milioni dei 692 totali di utenti internet attivi in India provengono da zone rurali.

Occorre perciò tenere in grossa considerazione questa enorme fetta di pubblico, soprattutto in questo momento di passaggio così particolare. Qualcosa si sta già muovendo in questo senso, poiché esistono podcaster diventati popolari per aver trasmesso spettacoli in lingue regionali come Tamil, Bengali e Punjabi, solo per citarne alcuni oltre a hindi e inglese.

I marchi che hanno deciso di investire in comunicazione via podcast si stanno dedicando proprio agli influencer regionali per sfruttare i mercati non urbani, che sono capaci di trascinare un pubblico consistente e di conseguenza garantire la conquista di una parte di utenti completamente nuovi.

Come avevamo già rilevato in un precedente articolo, l’India si appresta ad uscire dalla nicchia ma potrà ufficialmente farlo solo quando ci sarà una completa consapevolezza dell’importanza del mercato indiano regionale e dei suoi influencer, i veri protagonisti da seguire per arrivare alla definitiva ascesa del branded podcast.