La nuova vita del mondo audio

I podcast stanno stravolgendo il settore dei contenuti audio, a cominciare dalla radio

I podcast stanno uscendo dalla loro nicchia e diventando sempre più un fenomeno popolare.
Ciò è evidente anche dalla attenzione e dall’interesse che stanno suscitando nell’ambito del marketing: i contenuti audio sono dei sorvegliati speciali dal grande potenziale, non solo a livello di crescita di produzioni e di ascoltatori, ma anche nel settore commerciale e pubblicitario.

Ne avevamo parlato in un recente articolo e viene ora ribadito il concetto secondo cui gli inserzionisti si stanno dimostrando interessati all’audio e questo trend sarà presto confermato dai dati relativi alle entrate pubblicitarie del 2022. I numeri non sono ancora ufficiali, ma le stime riferiscono che sono stati superati i 2 miliardi di dollari.

La parola agli addetti ai lavori

Gli addetti ai lavori stanno confermando questa tendenza, a cominciare da Greg Ashlock, CEO di Multiplatform Group di iHeartMedia, il quale ha dichiarato che il podcasting sta decretando una rinascita del mondo audio, radio compresa.
La conseguenza più evidente è che gli inserzionisti si sono persuasi ad aggiungere l’audio nei loro piani, proprio per cavalcare l’onda dell’entusiasmo che c’è attualmente attorno a questo mezzo di comunicazione.

Erik Hellum, Chief Operating Officer, Local Media per Townsquare Media, gli ha fatto eco ricordando di quanto ne stia beneficiando la radio, ancora in pole position quando si tratta di audio ma al centro di una seconda giovinezza e di un rinnovato interesse.

Caroline Beasley, infine, amministratore delegato di Beasley Media Group, afferma che la sua azienda ha rilevato un aumento delle entrate audio programmatiche e dirette a causa di questa proliferazione, mentre Josh Rahmani, Chief Revenue Officer di Radio One/Reach Media, sostiene che lo spazio dei podcast in rapida crescita sta avendo un effetto di ricaduta su tutti gli elementi che circondano l’ecosistema dei podcast, a partire dalle promozioni radiofoniche terrestri e gli elementi digitali/sociali per promuovere i podcast.

Come cambiano le abitudini e le caratteristiche degli ascoltatori

Analizzando la crescita del podcasting, ciò che si nota è che va di pari passo con un aumento della quantità di contenuti radio ascoltati in maniera digitale. Infatti, secondo i risultati del terzo trimestre 2022 dello studio Share of Ear condotto da Edison Research, il 12% dell’ascolto di trasmissioni radiofoniche negli Stati Uniti avviene ora online, rispetto all’8% alla fine del 2019.

Le abitudini stanno cambiando soprattutto perché, al di sopra dei 12 anni, l’88% degli americani possiede uno smartphone, che viene utilizzato anche per ascoltare musica, supportata spesso da altoparlanti intelligenti, il cui consumo è in aumento del 35%.
Cambiano le abitudini ma cambiano anche gli utenti e le occasioni di ascolto, perciò la distribuzione diventa fondamentale, per accontentare un pubblico sempre più variegato ed esigente.

Questo pubblico è per il 67% digitale, quindi abituato ad accedere a contenuti audio in streaming con cadenza settimanale. Per questo, le emittenti radio devono stare al passo, ma soprattutto offrire ai potenziali utenti digitali app e siti Web di nuova generazione, che offrano contenuti supplementari e opportunità di interazione, per non deludere le aspettative.

Tecnologia e intelligenza artificiale cruciali per il futuro dell’audio

La tecnologia, dunque, detiene un ruolo chiave in questo scenario, poiché deve essere in grado di offrire ai suoi ascoltatori esperienze accattivanti e personalizzabili, come accade quando si accede ad un podcast e viene proposta una playlist in base alle proprie scelte.

Ma non solo: gli addetti ai lavori sopra citati dichiarano in coro l’importanza di stare sempre al passo. La concorrenza è acerrima e gli utenti vanno incuriositi con proposte attuali e competenti, poiché non bisogna dimenticare che gli ascoltatori digitali sono esigenti e molto attenti alla qualità dei contenuti.

E aumenta sempre di più la consapevolezza che l’intelligenza artificiale avrà in futuro un ruolo importantissimo, ed occorre lavorarci da subito per non perdersi le immense potenzialità che offre.