Spotify

Un buon inizio anno per Spotify

Se il buongiorno si vede dal mattino, il 2023 sarà per Spotify un anno ricco di soddisfazioni

Come avevamo già evidenziato in un nostro precedente articolo, Spotify, al di là del grande fermento che sta attraversando, continua a registrare percentuali in aumento.

Il primo trimestre 2023, infatti, ha rilevato un aumento del 22% rispetto all’anno precedente, e del 5% rispetto al trimestre scorso. Ciò ha portato ad un totale di 515 milioni di utenti a livello globale, contro le previsioni di 500 milioni di ascoltatori totali.

Primo trimestre in positivo per Spotify


Numeri esorbitanti, che ci fanno capire come la piattaforma stia godendo di ottima salute, soprattutto pensando che è la crescita maggiore registrata nel primo trimestre dell’anno, e della seconda crescita maggiore rispetto a qualsiasi periodo dell’anno nella storia di Spotify.
Tradotto in dati, sono 26 milioni di ascoltatori raggiunti rispetto all’ultimo trimestre del 2022.

Non si tratta dell’unico dato in aumento, poiché crescono anche gli utenti premium, arrivando a 210 milioni, sfondando le stime che si erano fermate a 207 milioni, perciò con un aumento totale del 15%.
Cosa significa ciò? A crescere sono anche le entrate che arrivano dal servizio di abbonamento, che infatti arriva a 3 miliardi di dollari, corrispondenti al 14% in più rispetto allo scorso anno.

Una nota stonata per Spotify?

Ma, come spesso accade, non è tutto oro quello che luccica. Approfondendo la situazione relativa agli utenti premium, ad esempio, c’è un dato non proprio convincente sul rapporto tra utenti abbonati al servizio premium e utenti free, che sta attraversando un periodo di calo iniziato nel 2020.

Non si sanno le vere ragioni derivate da questo distacco, ma si può intuire che la scelta di rinunciare a trattamenti a pagamento, seppur premium, sia dovuta principalmente alla crisi economica in corso, che porta come conseguenza la decisione di ridurre le spese superflue.

E la pubblicità non sembra fare da traino per sopperire a questa perdita, se escludiamo proprio il settore del podcasting, grazie al quale si rileva una crescita del 17% rispetto allo scorso anno.
La notizia è positiva solo per il mondo dei podcast, ma non può lasciare soddisfatti poiché i dati non sono incoraggianti, se comparati ai dati dello scorso trimestre. In questo caso, purtroppo, si evidenzia un calo del 27% e quindi una diminuzione del 4% delle entrate totali.

C’è però anche in questo caso una nota positiva perché le perdite, seppur esistenti, sono comunque in miglioramento rispetto al 2022, passando da 231 milioni a 156 milioni di dollari. L’obiettivo, a questo punto, è arrivare a contenerle anche nel prossimo trimestre e diminuirle fino a 129 milioni di dollari.

Per questo, possiamo tranquillamente affermare che il primo trimestre per Spotify è cominciato nel migliore dei modi, considerando anche che ha saputo superare le più brillanti previsioni trimestrali.

Nuove sfide per la piattaforma streaming

Partendo quindi da una buona base, ora le stime vanno al rialzo, con una previsione di ulteriore crescita e il superamento di 530 milioni di utenti totali, nonché 217 milioni di utenti premium.
Le previsioni positive sono motivate anche da aggiornamenti che presto riguarderanno gli utenti di tutto il mondo, a cominciare da un’interfaccia completamente rivoluzionata e nuove funzioni tra cui AI DJ lanciata in versione beta in Nord America durante il primo trimestre dell’anno.

Con queste premesse, ci aspettiamo un anno decisamente interessante!