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Investimenti più cauti per Spotify

Daniel Ek, CEO di Spotify, ha annunciato una politica più attenta e diligente relativa agli investimenti futuri

Dopo una serie di notizie inaspettate ed eclatanti, Spotify, tramite il suo CEO Daniel Ek, ha annunciato di apprestarsi, nel prossimo futuro, a effettuare investimenti diligenti e guardinghi, in attesa che i ricchi accordi di talento dell’azienda, molti in realtà, vengano rinnovati.

Daniel Ek conferma una politica di investimenti più attenta


Il discorso è stato affrontato durante il bilancio degli utili relativo al primo trimestre della società, quando Ek ha dovuto rispondere a una domanda da parte di un analista di Wall Street, che chiedeva insistentemente ragguagli sui piani di rinnovo costosi previsti per quest’anno e il prossimo.

Quando Dawn Ostroff si occupava dei contenuti, Spotify ha speso più di un miliardo di dollari per acquisire risorse podcast e stringere accordi esclusivi con artisti come Joe Rogan e Dax Shepard.
Questo modus operandi è però stato abbandonato dopo l’addio di Ostroff, che ha lasciato l’azienda ad inizio anno, con l’avvento di Alex Nörstrom, che ha voluto invece dirigersi verso il business della pubblicità, senza ulteriori acquisizioni onerose.

Daniel Ek ha abbracciato questa nuova politica e sembra intenzionato a sposare una condotta più risparmiosa e, appunto, diligente, senza però abbandonare la qualità e l’importanza dei contenuti.
In questa ottica, le proposte ricevute verranno vagliate scrupolosamente, e quelle esistenti saranno rinnovate se dimostreranno di funzionare, con un’analisi caso per caso molto attenta e precisa.
È cosi, secondo Ek, che si potrà determinare un budget ragionevole per i contenuti, senza perdere nulla né in qualità né in quantità, e da questo momento, neanche in termini di denaro.

Bilancio positivo per il primo trimestre 2023


Occorre ricordare che Spotify è la più grande piattaforma di podcasting, perciò questo le permette di fare riferimento ad una buona quota di mercato, e ciò significa avere l’opportunità di ammortizzare su una base più ampia.

Andando nello specifico, nel primo trimestre 2023 Spotify ha più che raddoppiato le aspettative di Wall Street per i nuovi abbonati premium, che sono aumentati di 5 milioni. Ciò significa che a livello globale ora si tratta di 210 milioni di utenti.


Considerando che si prevedeva una crescita di 2,2 milioni di abbonati, il bilancio è più che positivo, ma non è tutto: la società di streaming audio ha anche battuto le stime per gli utenti attivi mensilmente, una categoria più ampia che include quelli che ascoltano gratuitamente, arrivando a 515 milioni.
Inoltre, è stato registrato un aumento del 14% anno per anno relativo alle entrate del primo trimestre, che ha permesso di raggiungere 3,04 miliardi di dollari.


Unico dato negativo è la top line, scesa del 4% rispetto al quarto trimestre 2022, a causa di qualche debolezza societaria riscontrata nel mercato pubblicitario.