Women’s Podcast Report: donne podcaster al 29%, ma i numeri sono in aumento

Le donne che si occupano di podcast sono ancora in minoranza, ma stanno considerevolmente aumentando, così come le donne che hanno aggiunto, tra le loro abitudini quotidiane, quella di ascoltare podcast.

Tra quelle che si sono ritagliate un vero e proprio successo di pubblico, per esempio, compare Emma Chamberlain, conduttrice del podcast Anything Goes e conduttrice di interviste annuali per Vogue al Met Gala. Non è certamente l’unica ad aver avuto tali opportunità: un altro esempio è quello di Drew Afualo, conduttrice di The Comment Section, ma anche corrispondente in diretta dal red carpet agli Oscar 2023.

In aumento donne podcaster e ascoltatrici di podcast

Ciò che è bene far presente è che le donne podcaster non offrono contenuti di nicchia ma, al contrario, sanno spaziare dall’attualità alla politica, dal true crime alla letteratura, senza dimenticare temi come salute, storia e letteratura.

Se il mondo dei podcast sta cambiando e sta diventando sempre più popolato da donne, è anche merito delle ascoltatrici, in continuo aumento, come testimoniano i dati di The Women’s Podcast Report effettuato da Edison Research e SXM Media secondo i quali il divario di genere, almeno nell’ascolto, si sta colmando. Attualmente, infatti, le donne costituiscono il 48 per cento di tutti gli ascoltatori mensili di podcast negli Stati Uniti.

I passi avanti per ora riguardano in particolare le donne conduttrici e produttrici di podcast, ma la loro presenza è ancora scarsa nell’industria del podcasting, poiché, secondo il rapporto The Creators di Sound Profitable, solo il 29 per cento dei creatori di podcast sono donne, il 69 per cento sono uomini e il 2 per cento non binari.

La presenta femminile vacilla anche all’interno delle classifiche dei migliori podcast. Dei 480 migliori conduttori di podcast analizzati da Quartz nel 2019, solo uno su tre erano donne. Questo crea un problema non solo di minoranza di genere ma anche di sotto-rappresentazione: il 55 per cento delle donne che ascoltano podcast mensilmente afferma che ascolterebbe più podcast se includesse prospettive femminili e il 52 per cento afferma che ascolterebbe più podcast se fossero ospitati da donne.

Come colmare il gap di genere nel settore podcast

Ma perché non si riesce a colmare questo divario? Secondo Women in Podcasting: We Should Tune In, i motivi sono due: l’assurdo pregiudizio secondo cui la tecnologia riguarda soprattutto gli uomini, che rischia di disincentivare le donne a provare questo mezzo di comunicazione; la leggenda che vorrebbe una preferenza definita per le voci più basse.

Proprio per far cessare questi pregiudizi la presenza femminile nel settore dei podcast diventa fondamentale, prima di tutto perché, con i loro contenuti, propongono un punto di vista diverso della realtà, che altrimenti continuerebbe ad essere appannaggio solo maschile.

Per molte, a partire da Drew Afualo, trasmettere podcast significa attaccare e condannare la misoginia, tanto che i suoi contenuti, così come quelli delle sue colleghe, si stanno rivelando molto utili ed efficaci  nell’infondere coraggio, consapevolezza e forza nelle donne all’ascolto.

Brittany Broski, conduttrice del podcast The Broski Report, utilizza il mezzo per parlare di tutto ciò che le viene in mente, comprese le sue ossessioni, le sue paure, ma anche argomenti cruciali come i diritti delle donne, poiché vuole mostrare tutte le sfaccettature che caratterizzano il mondo femminile.

Questo approccio potrebbe essere utile nell’industria del podcast? E come? Non si tratta, infatti, solo di colmare un gap ancora fortemente esistente, ma di capire qual è il potenziale su cui lavorare e quanto ancora l’industria possa diventare diversificata e rappresentativa, oltre che rispondere in modo concreto e definito alla misoginia che ancora, purtroppo, impera in Rete.