Spotify e audiolibri: un connubio sempre più stretto

Gli audiolibri sono sempre più apprezzati e scelti da milioni di lettori, che decidono di avvicinarsi alla letteratura in un modo diverso. Non hanno avuto vita breve, come qualcuno pensava, ma, al contrario, il loro mercato è in continua crescita ed ora sono stati aggiunti alla selezione di streaming di Spotify.

Ciò sta avvenendo gradualmente e per ora riguarda gli abbonati a Spotify Premium nel Regno Unito e in Australia, che da ottobre possono accedere a un massimo di 15 ore di contenuti audiolibri al mese, scegliendo tra oltre 150.000 titoli, senza costi aggiuntivi. Ed entro la fine del 2023, a loro si aggiungeranno anche gli utenti degli Stati Uniti.

15 ore gratuite a disposizione degli abbonati Premium

Questa scelta è stata spiegata da Daniel Ek, fondatore e CEO di Spotify, il quale ha intenzione di aprire ai suoi utenti il mondo degli audiolibri, a seguito dell’enorme richiesta.

Considerando che Spotify ha 213 milioni di abbonati globali, il potenziale è notevole e i primi segnali si vedono già dagli utili relativi al Q3. Gli abbonati di Regno Unito e Australia avevano già ascoltato oltre il 28 per cento del catalogo di audiolibri in sole due settimane. Ovviamente, l’azienda spera che gli abbonati vengano attirati da quelle 15 ore gratuite messe a loro disposizione, a cui ci si augura che se ne aggiungano altre a pagamento. Si tratta di una procedura differente rispetto alle piattaforme rivali, pertanto le aspettative rimangono alte.

L’inclusione degli audiolibri nella libreria di Spotify ha tutte le carte in regola per diventare la nuova gallina dalle uova d’oro, e i numeri confermerebbero questa linea: secondo l’organizzazione commerciale statunitense Audio Publishers Association, i suoi 28 membri, tra cui i giganti dell’editoria Penguin Random House, HarperCollins e Simon & Schuster, hanno visto le entrate degli audiolibri crescere del 10 per cento a 1,8 miliardi di dollari nel 2022, segnando oltre un decennio di crescita a due cifre.

Anche Michele Cobb, direttore esecutivo dell’Audio Publishers Association, con sede a New York, afferma che l’integrazione degli audiolibri su Spotify è un colpo per l’industria. La certezza è che molti utenti della piattaforma si avvicineranno per la prima volta agli audiolibri e, se non per tutti, per alcuni sicuramente ne seguiranno altre, fino a diventare fedeli ascoltatori.

Audiolibri: il ramo dell’editoria più in crescita

In questo momento, gli audiolibri sono il ramo dell’editoria in più rapida crescita: le ore di ascolto totali in tutto il mondo sulla piattaforma di audiolibri Audible di Amazon sono aumentate del 25 per cento su base annua nel 2022, secondo i dati visti dalla BBC. I principali editori ora hanno divisioni audio dedicate, con i titoli più grandi spesso narrati da talenti di Hollywood.

Sarah Rigby, direttore editoriale della casa editrice indipendente Elliott & Thompson, conferma che l’audiolibro è ormai una parte essenziale dell’intero sistema editoriale, avendo il grande pregio di coinvolgere chi non ha alcun interesse verso i libri ma che si avvicina alla letteratura secondo un’altra modalità.

A contribuire al successo degli audiolibri è stato il loro approdo su smartphone e dispositivi digitali. All’inizio uscivano su CD, e sembravano destinati ad un pubblico molto di nicchia, mentre la tecnologia ne ha permesso la diffusione, con la possibilità di portarsi sempre con sé un’intera libreria, senza il suo peso e il suo ingombro.

Questa tendenza ovviamente è stata favorita dall’avvento dei podcast, che hanno abituato gli utenti all’ascolto: si ricorre all’audio per ricevere informazioni ma anche per trascorrere il proprio tempo libero, scegliere gli audiolibri, quindi, era un passo quasi obbligato. Invece di ascoltare musica, c’è chi sceglie un audiolibro mentre fa sport, viaggia, fa le sue commissioni. E sarà sempre più normale.

Ad oggi, i consumatori ascoltano quasi quattro miliardi di ore di contenuti audiolibri su Audible ogni anno, secondo i dati dell’azienda. Più di 600.000 narratori e autori sono stati coinvolti in un rilascio di titoli negli ultimi cinque anni, inclusi più di 1.100 titoli Audible Original esclusivi per la piattaforma nel 2021.

Non tutti, però, hanno accolto positivamente questo annuncio, a cominciare dal sindacato britannico Society of Authors, che si è detto preoccupato dal fatto che i principali editori abbiano accettato accordi di streaming senza che gli autori siano stati consultati sui termini di licenza o di pagamento, citando l’impatto a volte negativo che lo streaming musicale ha avuto sul reddito degli artisti.

Generalmente, però, questo passaggio avrà il merito, come ha dichiarato Cobb, di ampliare il significato di lettura e di raggiungere un pubblico potenzialmente vasto, se consideriamo che quasi la metà degli statunitensi non ha mai ascoltato un audiolibro. E molti di loro potrebbero essere sul punto di diventare degli addicted.