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Pubblicità via podcast? Per gli Stati Uniti è sì!

Le stime relative al marketing legato ai podcast fanno pensare ad un aumento esponenziale dei dati e delle cifre nel prossimo futuro!

Tutti parlano di podcast: sia chi li utilizza abitualmente ed è sempre alla ricerca di contenuti nuovi, sia chi non li conosce ancora ma, per essere al passo con i tempi, vuole saperne di più.

Il momento d’oro dei contenuti audio passa anche dalla pubblicità, poiché, a quanto pare, quello dei podcast rappresenta un canale favorevole anche per azioni di marketing e per far conoscere la propria attività.

I primi dati che confermano questo trend arrivano dagli Stai Uniti, dove si prevede, per l’anno in corso, un aumento del 27,4% della spesa pubblicitaria legata ai podcast, che corrisponde a 1,7 miliardi di dollari.


Numeri impressionanti, non c’è che dire, destinati ad aumentare sensibilmente nei prossimi anni, superando i 2 miliardi già l’anno prossimo ed arrivando a 3 miliardi nel 2026, come ha fatto sapere eMarketer, società statunitense di ricerche di mercato che fornisce approfondimenti riguardanti marketing digitale, media e commercio.

Se pensiamo che solo nel 2019 la percentuale era del 16%, si può intuire quali possano essere le potenzialità di questo settore nel prossimo futuro. Le previsioni a breve termine, infatti, stimano che entro il 2024 i podcast dovrebbero addirittura incorporare un terzo della spesa pubblicitaria riservata all’audio digitale.


La fetta maggiore spetta ancora alla musica registrata, interrotta da avvisi pubblicitari, ma il segmento dedicato ai podcast sta crescendo in maniera talmente esponenziale da pensare, in un futuro più lontano, che ci possa essere una riduzione consistente di questo gap.
Se prima ai podcast venivano riservati budget sperimentali, ora sono molte le campagne pubblicitarie multimediali che passano da qui, o che cominciano a strizzare l’occhio a questo metodo per fare marketing.

Le previsioni sono così rosee che non sembra ci sia bisogno dei dati ufficiali relativi alle entrate del 2021, che non sono ancora stati diramati. Da eMarketer fanno sapere che le stime, con i dati in loro possesso, dovrebbero arrivare a 1,3 miliardi, che corrisponderebbe a un aumento del 55% rispetto al 2020.

Questo ottimismo viene incoraggiato anche da un sondaggio effettuato lo scorso agosto, che ha coinvolto gli inserzionisti statunitensi: più della metà degli intervistati aveva affermato di aver intenzione di aumentare il budget riservato agli annunci via podcast per il 2022 e il 46% aveva dichiarato di voler mantenere i medesimi livelli di spesa. Solo l’1% ha dichiarato di voler ridurre gli annunci tramite podcast.

Altri aspetti emersi da questo interessante sondaggio riguardano una linea dedicata espressamente al marketing riservato ai podcast, utilizzata dal 31% degli inserzionisti.


Potrebbe sembrare poco, per ora, ma se si guarda nello specifico di quanto dichiarato dagli interpellati, traspare che circa la metà, corrispondente al 49%, ha investito nell’audio digitale. Quasi un quarto (23%) ha finanziato gli annunci di podcast attraverso le proprie allocazioni di spesa radiofoniche esistenti. Mentre circa un terzo ha affermato che gli annunci di podcast vengono pagati attraverso i loro budget di prova e apprendimento.

Ovviamente, la strada migliore per vedere aumentare ulteriormente i dati, già molto incoraggianti, sarebbe quella di istituire da parte di tutti budget dedicati, per poter pianificare le campagne anche a lungo termine.

Staremo a vedere, nel frattempo il terreno è davvero fertile e in gran parte inesplorato.