La migrazione da TikTok al podcast

Sono sempre più numerosi gli influencer che si sposTano da TikTok al podcast (e non tornano indietro)

Se c’è ancora qualcuno che storce il naso quando si parla di durata e longevità dei podcast, forse potrà definitivamente ricredersi. I passi avanti sono molti, ed ora si tratta di un settore che viene visto con interesse anche da chi probabilmente non avrebbe mai pensato di avvicinarsi a questo mondo perché troppo diverso dal suo.

Da TikTok ai podcast senza ritorno

Un esempio eclatante può essere quello di TikTok e di chi lo usa abitualmente per produrre video e contenuti in forma breve. Ebbene, questi creator, che basano il loro successo sulla realizzazione di contenuti video corti e frenetici, stanno pensando di spostarsi verso i podcast, che attualmente rappresentano una fonte di reddito affidabile e redditizia.

In concreto, Cody Kolodziejzyk, noto anche come Cody Ko, e Noel Miller, che ha raggiunto una certa notorietà a metà degli anni 2010 sulla piattaforma di video in forma breve Vine, hanno fondato nel 2021 una rete di podcast indipendente, TMG Studios, trainata dal loro spettacolo comico The Tiny Meat Gang Podcast.

I due podcaster appaiono anche su YouTube e in spettacoli dal vivo, ma affermano che la loro principale fonte di reddito rimane il podcasting, tanto da aver invitato nella loro rete molti altri creatori di commedie, al fine di aiutarli a raggiungere una stabilità finanziaria, spinta anche da sponsorizzazioni di marchi e vendite di merchandising.

E qui si arriva ad affrontare la questione dei marchi, che sponsorizzano i podcast sia attraverso i tradizionali annunci mid-roll letti dal creatore che ospita il podcast sia con le nuove opportunità di sponsorizzazione, che arrivano grazie agli elementi video aggiunti nei podcast. Queste possibilità di monetizzazione portano tanti creator ad abbandonare le piattaforme social, che a quanto pare non sono così redditizie, e a dedicarsi quasi esclusivamente ai podcast.

Un altro nome molto conosciuto dagli addetti ai lavori è Brittany Tomlinson, una creatrice che professionalmente si fa chiamare Brittany Broski ed è diventata famosa grazie ad un video apparso su TikTok e diventato poi virale. Ebbene, dopo che un mese fa ha lanciato il suo podcast personale, è scomparsa dalla piattaforma social. Anche per Christina Najiar, nota come Tinx, si sta compiendo lo stesso percorso: dopo essere diventata influencer da 1,5 milioni di follower su TikTok ha iniziato un suo podcast nel 2022 e non dimostra di avere rimpianti.

PERCHè i social VENGONO ABBANDONATI?

Ma cosa offre un podcast che i social media non hanno? Tornando a Kolodziejzyk e Miller, la spiegazione è molto chiara: a differenza delle piattaforme social, che sono soggette a cambiamenti imprevedibili nei loro algoritmi e nei tipi di contenuti a cui danno priorità, il podcasting offre loro una maggiore flessibilità per sperimentare diversi tipi e formati di contenuti e, cosa ugualmente importante, un maggiore controllo sul loro reddito.

Non si è trattato di un passaggio azzardato nè approssimativo, poiché si sono trovati a sviluppare il proprio spettacolo in uno studio di podcast a tutti gli effetti, completo di un team di redattori, produttori e altri dipendenti e una scaletta di sei episodi aggiuntivi.

In definitiva, per tutti coloro che hanno compiuto questo passo, e non hanno intenzione di tornare indietro, la differenza sostanziale sta nell’assoluta liberta di proporre e creare, senza doversi preoccupare, ad esempio, dell’algoritmo TikTok.
Il successo dipende esclusivamente da loro, così come la possibilità di monetizzare o meno.

E questa sensazione, a quanto pare, è fondamentale.