Giappone

Il podcast giapponese esce dalla nicchia

Anche se in ritardo rispetto a Stati Uniti ed Europa, il podcast sta approdando anche in Giappone

I podcast stanno conquistato anche l’Oriente. Pur avendo trovato maggiori difficoltà ad affermarsi, infatti, questo settore è riuscito a farsi strada anche in Giappone, dove fino a poco tempo fa sembrava destinato a rimanere un prodotto di nicchia.

Ciò è dovuto senza dubbio alla costanza delle società di intrattenimento e delle piattaforme tecnologiche, che hanno deciso di insistere con i podcast fino a renderli mainstream, e finalmente è accaduto.

Il successo dei podcast in Giappone grazie alle celebrities locali

La spinta decisiva è stata data anche dalle celebrità locali che hanno deciso di cimentarsi in prima persona con questo nuovo mezzo di comunicazione, e ovviamente ciò ha contribuito ad aumentare la curiosità e a spingere un folto pubblico verso l’ascolto di contenuti audio.

Il trend ha cominciato a cambiare con l’approdo nel mondo dei podcast da parte di Hideo Kojima, maestro di videogiochi che in Giappone non ha bisogno di presentazioni e che ha fatto il suo debutto con una collaborazione con Spotify.

Da questa iniziativa è nato infatti Hideo Kojima Presents Brain Structure, uno spettacolo che promette di entrare in connessione con il suo cervello e capire come si evolve il suo processo creativo. Gli episodi durano in media 30 minuti, vengono mandati online sia in inglese sia in giapponese e mettono in luce vari aspetti della personalità e della creatività di Kojima. Inoltre, la serie include anche interviste con altri creatori, come i registi Jordan Peele e SS Rajamouli.

Sicuramente, Brain Structure ha fatto registrare un’impennata dell’ascolto dei podcast, ma c’era chi, molto prima, aveva creduto nei podcast portando avanti le sue idee.
Testate giornalistiche e stazioni televisive come NHK e Asahi Shimbun, ad esempio, si erano avvicinate al settore già a fine anni 2000, senza però ottenere la giusta attenzione.

Per lungo tempo è stato difficile, per il pubblico, distinguere tra podcast e programma radiofonico ma, malgrado l’accoglienza tutt’altro che calorosa, molte aziende hanno voluto crederci fino ad arrivare a introdurre il formato sul mercato giapponese.

I nomi dei personaggi famosi che stanno lanciando nuovi podcast

Kojima, comunque, non è l’unica celebrità a gravitare sul mondo dei podcast. Con il supporto di Spotify, anche lo youtuber Kemio e Naomi Watanabe, comica, stilista e personaggio televisivo, hanno deciso di cavalcare l’onda, e dedicarsi alla creazione di contenuti originali. Ciò ha spinto molti altri creatori, spesso provenienti da YouTube, a fare altrettanto.
Un altro esempio è il comico Fuwachan, che ha scelto canali giovani come YouTube e Spotify per collegarsi in tempo reale con i suoi fan e caricare spezzoni dei suoi spettacoli.

Continuando a fare nomi illustri, Spotify di recente ha ospitato gli spettacoli condotti da vip come Ryuchell, Naoki Matayoshi e Gen Hoshino, rispettivamente un modello, un comico e sceneggiatore e un cantante.
Ciò che è successo a meta degli anni 2010 negli Stati Uniti, con le celebrities coinvolte nei podcast per attirare l’attenzione dei fans su di sé ma anche su questo strumento, sta accadendo adesso in Giappone, con l’obiettivo di far diventare il podcast parte del loro brand.

Sappiamo bene, però che una superstar può fare da traino, ma poi occorre vivere di vita propria. E in questo caso significa fare pubblico con podcaster non famosi.

Il Giappone pare che si trovi ora ad affrontare questo step, ora possibile perché i contenuti proposti cominciano ad essere numerosi, e danno agli ascoltatori le sensazioni giuste, staccandosi finalmente dalla comparazione con i programmi radiofonici. Stanno diventando ben chiare la differenza e l’atmosfera di empatia che si crea con i podcast, e per questo sono sempre più apprezzati e ascoltati.

I podcast più apprezzati in Giappone

Tra i contenuti attualmente più apprezzati, ci sono Kevin’s English Room Podcast, uno spin-off audio del popolare canale YouTube con lo stesso nome. Nella sua versione audio lo spettacolo, che si basa sulla pratica della conversazione inglese e su nozioni di grammatica, non perde il suo smalto, rimanendo divertente e coinvolgente.

Un altro valido esempio è il podcast American Life dell’influencer Narumi Shikiya, che discute delle tendenze della Gen Z e della vita negli Stati Uniti per curiosi ascoltatori giapponesi.

Per ultimo, segnaliamo anche Over the Sun, in cui Jane Su e Mika Hori parlano di tutto, dalla cultura pop alle mosse per fare carriera fino alle loro relazioni, in un episodio a settimana. Si tratta di un podcast che sta riscuotendo molto successo, tanto da aver catturato la fedeltà di ben 170.000 ascoltatori, sicuramente uno dei primi programmi che è riuscito a decollare in Giappone, ma che potrebbe segnare l’inizio di una lunga serie.

Le premesse ci sono, il podcast si appresta a conquistare anche l’oriente.