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L’intelligenza artificiale alla base di Podcastle

Si chiama Podcastle ed è una piattaforma che permette di realizzare contenuti audio professionali, anche con la propria voce

Ne avevamo scritto di recente, ma a quanto pare l’IA sta diventando argomento saliente.
Dopo aver illustrato i vantaggi dell’utilizzo di Adthos, infatti, oggi ci troviamo di fronte a Podcastle Pro, una piattaforma in gran parte basata sull’intelligenza artificiale che permette ai creatori di registrare e modificare audio e video in maniera diretta, senza dover installare o aggiornare alcun software.

Non si tratta in questo caso di un servizio gratuito, poiché negli Stati Uniti l’abbonamento mensile è 23.99 dollari, e si occupa soprattutto di registrazioni vocali per podcast, senza però tralasciare musica e audio di sound design.

cos’è Podcastle e come funziona

L’IA utilizzata per questa piattaforma trascrive le registrazioni, crea riassunti per episodi scritti, ma serve anche per rimuovere il rumore di fondo rendendo così le registrazioni più professionali.

Esiste poi un’ulteriore funzionalità chiamata Revoice, capace di creare voci IA basate su registrazioni specifiche della propria voce, che possono essere utilizzate per scopi di sintesi vocale in progetti audio.

Andando nello specifico, i creatori di contenuti che non sono ancora esperti, possono usufruire di una strumentazione per semplificare l’editing audio, con alcune facili e veloci mosse: si può procedere al taglio, alla divisione e all’unione di clip audio, ma le funzioni essenziali includono anche la dissolvenza in entrata e in uscita per ogni clip e l’esclusione o l’eliminazione di sezioni di clip. Ogni traccia audio creata può avere le sue impostazioni di volume e panoramica.

Podcastle offre la possibilità di ricorrere al livellamento automatico per creare un livello di volume coerente all’interno di una registrazione e rimuovere periodi di silenzio troppo lunghi che rovinerebbero l’ascolto.
Ciò evita la problematica dei volumi diversificati all’interno di un podcast, quando capita che il volume dei diversi autoparlanti non sia omogeneo. Anche il livellamento è molto utile, ed entrambi avvengono automaticamente. In realtà, è possibile farlo anche manualmente, ma il tempo che si risparmia lasciando fare all’app è considerevole.

Le funzioni preferite di Podcastle

Magic Dust combina questi processi in un unico passaggio: rimozione del rumore di fondo, auto-livellamento e applicazione di un equalizzatore alle voci. In alternativa, l’Assistente audio analizza le clip per il rumore di fondo, i livelli di volume irregolari e le lunghe pause. Per attivare questa funzione, occorre solo cliccare su Migliora per ciascuno di questi problemi.

Remove Silence aiuta non solo a togliere i rumori ma lo fa in tempi brevissimi. Occorre anche precisare che Podcastle Pro include 25 ore al mese di trascrizione audio in inglese, spagnolo, tedesco, francese o italiano, con tempi di riconversione molto veloci.

Sicuramente, però, la funzione che più di tutte contraddistingue Podcastle è Revoice, che permette di realizzare podcast e contenuti audio con la propria voce. Per poterlo fare, viene chiesto di leggere 70 frasi, in modo da modulare e creare al meglio la voce in IA. Per ogni frase letta, c’è la possibilità di riascoltarla e, nel caso, decidere di ripeterla.

Il divertimento è duplice: prima di tutto capita di dover ripetere frasi che, probabilmente, non pronunceremmo nella vita reale, e, seconda cosa, si assiste alla creazione della nostra voce, che poi può essere salvata con nome. E tutto ciò avviene molto rapidamente. Siamo certi che sarà questa la funzione che più di tutte attirerà utenti verso la piattaforma, poiché è un’opzione che per ora nessun altro offre.

Il motivo per cui Podcastle ha pensato a questa funzione non è, ovviamente, il divertimento, ma, piuttosto, la possibilità di aiutare i creator a correggere gli errori durante la modifica dei loro contenuti e al contempo aiutarli a rendere la propria voce più professionale, laddove ci fosse bisogno di una rispolverata.

Tutto qui? Ancora no, perché ci sono altri strumenti degni di nota. Ad esempio, esiste una libreria di oltre 7.000 brani musicali ed effetti sonori royalty-free da poter inserire nei propri contenuti, anche applicando filtri circa il tipo di musica più adatto, per creare la giusta suspence o caricare effetti adatti alla narrazione. E se proprio non si trova nessun brano convincente, è anche possibile attingere direttamente alla propria musica preferita.

Al termine di un progetto, il pulsante Esporta permette di scegliere il formato audio tra tipi di file compressi e non compressi come WAV, FLAC, MP3, AAC e WMA, oppure si può scaricare una trascrizione in una delle cinque lingue come documento Word o PDF. Per chi è un abbonato pro, la funzione di esportazione ha la possibilità di includere un riepilogo dell’episodio con la trascrizione.

La funzione video di Podcastle

Podcastle offre già una versione dedicata ai podcast video, che permette di registrare la webcam dell’utente principale, lo schermo dell’utente principale e le webcam degli ospiti invitati. Questo significa che si possono registrare podcast e riunioni multi-persona, video da solista e tutorial.

Se si ha intenzione di inserire ospiti nel video, si può inoltre pianificare l’orario di registrazione e collegarlo a un evento di Google Calendar. Gli ospiti riceveranno un invito via email.

L’editing video è ancora in versione beta, quindi più limitato rispetto all’editing audio. Per questo motivo, le registrazioni video di Podcastle sono per ora riservate all’utilizzo del browser Chrome o dell’app Podcastle iOS solo su un iPhone. Staremo dunque a vedere cosa accadrà quando anche questa sezione sarà completa, ma sembra promettere bene.