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Addio al marchio Anchor?

Per ora si tratta solo di un sondaggio, ma Anchor potrebbe subire un rebranding

Anche se si avvicina Natale, c’è chi non si sta facendo distrarre dalla frenesia delle feste e continua a fare progetti per il futuro.
I podcast, ad esempio, rappresentano un settore talmente in fermento che sembra impossibile concedersi una pausa e stare a guardare. Il rischio di rimanere indietro sarebbe troppo alto.

Forse per questo Spotify non ha nessuna intenzione di mollare e fa parlare di sé un’altra volta.

Un sondaggio condotto dagli esperti della piattaforma fa pensare ad un progetto di rebranding

La più stretta attualità ha fatto trapelare una notizia che parrebbe interessante e rivoluzionaria, almeno per quanto riguarda l’assetto interno della piattaforma.

Secondo un sondaggio inviato direttamente ai creatori del programma Spotify for Podcaster, infatti, la società starebbe per eliminare il marchio Anchor, servizio di hosting di podcast gratuito acquisito per 340 milioni di dollari in un accordo che includeva anche lo studio Gimlet.

Non si tratta comunque della prima acquisizione importante, poiché Spotify ne ha effettuati altri, ad esempio con Podz, una piattaforma di scoperta di podcast, e Megaphone, una società di annunci di podcast. Per quattro delle sue recenti acquisizioni, ovvero Findaway, Podsights, Chartable e Sonantic, la società ha pagato circa 295 milioni di dollari.

Non molto tempo fa, nel 2020, Anchor aveva affermato che il suo servizio era stato utilizzato per creare un milione di nuovi podcast, corrispondenti all’80% della totalità dei nuovi programmi caricati su Spotify quell’anno.

Ora che siamo alla vigilia del terzo anniversario dall’acquisizione di Anchor, Spotify sta pensando ad un rebranding, come confermato dal sondaggio ricevuto.
Si tratta, ovviamente, di una fase di test con i potenziali utenti, ma l’intenzione sembra esserci, e molto chiara.

Un test o una certezza?

Anchor e Spotify for Podcaster si unirebbero per creare Spotify Creator Studio, una piattaforma all-in-one per i creatori di tutti i tipi e dimensioni di podcast che desiderano esprimersi e trovare visibilità su Spotify.

Se questo progetto dovesse andare a buon fine, Spotify per Podcaster verrebbe rinominato Spotify Creator Studio – Unhosted, mentre Anchor verrebbe rinominato Spotify Creator Studio – Hosted ed entambi i servizi rimarrebbero gratuiti.

Ad oggi, i podcaster possono iscriversi a Spotify for Podcaster per accedere all’analisi del loro programma, anche se gravitano in un altro servizio come Libsyn, Podbean o Buzzsprout.
Coloro che ospitano tramite Anchor hanno accesso a funzionalità ulteriori, come la monetizzazione degli abbonamenti e i podcast video, ma solo gli ascoltatori che utilizzano Spotify sono in grado di interagire con tali contenuti.

Dal sondaggio è emerso un interesse verso questo eventuale rebranding, anche se per ora rimane un potenziale e occorrerà aspettare per sapere se si realizzerà.

Non si tratta del primo test condotto dalla piattaforma, poiché ne vengono eseguiti regolarmente nel tentativo di migliorare l’esperienza degli utenti. Alcuni vanno a buon fine e portano a proposte diverse ed innovative, altri invece non vengono applicati ma si rivelano comunque utili per capire in che direzione procedere.