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Il mondo del podcast del Dubai Podfest 2022

Si è appena svolta a Dubai la seconda e seguitissima edizione del Dubai Podfest, evento dedicato ai podcast

Dubai ha appena ospitato l’edizione 2022 del Dubai Podfest, celebrato nella giornata di lunedì 21 Novembre, sotto il patrocinio dello sceicco Ahmed bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, presidente del Dubai Media Council.

L’evento ha messo in luce l’ottima salute dei podcast e ha riunito tutti i più importanti podcaster della regione, che hanno partecipato ad una serie di iniziative e confronti al fine di analizzare la situazione attuale e delineare un ipotetico futuro del settore.

Molte celebrità locali presenti al Dubai Podfest 2022

Presente alla manifestazione era ovviamente Claudius Boller, amministratore delegato per il Medio Oriente e l’Africa di Spotify, il quale, oltre a condividere le sue opinioni sull’industria del podcasting, ha voluto esporsi e predire un futuro in netta crescita. Ad avvalorare la sua tesi sono anche le statistiche, poiché è stato rilevato che grazie a chi si sintonizza su Spotify non solo per ascoltare musica ma anche per accedere alla sezione podcast, il consumo raddoppia o, addirittura, triplica.

Ad appoggiare le parole e i pensieri di Boller sono stati i relatori di un incontro “Il mondo dei podcast in rapida evoluzione”, i quali hanno anche aggiunto che gli utenti della regione trascorrono più tempo ad ascoltare podcast rispetto alla media globale e ciò conferma il trend che si sta delineando e il potenziale del settore.

C’è anche chi pensa ancora più in grande e immagina il podcasting della regione araba in prima linea nell’industria globale di contenuti digitali. Ovviamente è ancora presto per sapere se sarà così, ma le premesse lasciano margine ad una buona dose di ottimismo.

Come si è svolta la giornata dedicata al Dubai Podfest

La giornata è stata caratterizzata da una serie di sessioni in cui ogni relatore ha affrontato argomenti specifici, vediamo insieme come si è evoluta e quali spunti ne sono usciti.

Una tavola rotonda intitolata “Il futuro del podcasting nella regione” ha evidenziato l’importanza di creare contenuti potenti e diversificati che siano in linea con gli interessi degli ascoltatori, sottolineando anche la necessità per i podcaster di sfruttare i social network, efficaci per far crescere il proprio pubblico.

La parola d’ordine, per gli aspiranti creator, sembra essere semplicità, come hanno spesso suggerito i relatori: i contenuti devono essere sempre stimolanti e, se possibile, unici, ma utilizzando strumenti semplici. Ciò aiuterebbe a mostrarsi più spontanei e veritieri.

La sessione “PodFest Chat” ha invece discusso il ruolo dei podcast nella presentazione di storie motivazionali che toccano la vita delle persone, e la crescita esponenziale di popolarità dei podcast tra i giovani, che come ben sappiamo spesso sono la forza trascinante di un nuovo trend.

Durante la tavola rotonda “Voce e video nel mondo dei podcast”, i relatori hanno parlato di quei podcaster che non si limitano alla pubblicazione di contenuti audio e che si avvalgono anche di video, per rendere i propri show più avvincenti. Per raggiungere un numero più elevato di pubblico si collegano anche su altre piattaforme e integrano con forme grafiche, per dare qualità sia al contenuto sia alla parte visiva.

Una parte molto interessante del Dubai PodFest 2022 è stata senza dubbio la possibilità di assistere a sessioni di 20 minuti condotte da creator di podcast diventati di successo.
Tra questi, era presente Rana Dawud, autrice del podcast Dom Tak, programma che si può ascoltare su Sowt, una rete di podcasting araba indipendente. Si tratta di uno show nato nel 2019 e si basa sul rapporto che si crea tra musica e persone. Ad oggi, il suo programma vanta sei stagioni e 1,6 milioni di ascoltatori nel mondo arabo.

Altro esempio di queste particolari sessioni sono stati Bader Noor, Jamal Ramzy e Abdul Rahman Mohammed, che hanno parlato della loro esperienza nella gestione di podcast satirici di successo che discutono una serie di questioni che hanno un impatto sulla vita delle persone.

L’importanza del lato finanziario e dei brand che investono in pubblicità via podcast

Un aspetto molto importante per i podcaster, quello finanziario, è stato affrontato nella sessione “Podcast: Raggiungere la sostenibilità finanziaria”, con l’obiettivo di trovare i modi che possano garantire finanziamenti per i podcast. I relatori includevano Ammar Alsaban della società Mstdfr Network, Faisal Alagel, presentatore del podcast Bidon Waraq; Salem Bashir, fondatore di Qafa Network e presentatore di Qafir Podcast; e il dottor Afnan Al Ghamdi, presentatore di Kanaba Alsabt.

I relatori hanno parlato dei modi per affrontare le crescenti sfide finanziarie che devono affrontare i podcast arabi. Il marketing strategico e le campagne promozionali sono fondamentali per generare entrate, così come è necessario sostenere i produttori indipendenti di podcast arabi, in particolare quelli rivolti ai giovani.

Il dottor Al Ghamdi ha affermato che il successo dei podcast è inizialmente guidato dalla qualità dei contenuti e dal coinvolgimento del pubblico e che rimane sempre il contenuto il fattore più importante che conquista i potenziali investitori. Per questo, si fa leva sulla qualità di ciò che si propone, che deve essere sempre alta, se si vuole catturare l’attenzione di eventuali finanziatori.

L’investimento in contenuti audio era al centro di un’altra sessione, intitolata “Il mondo dei podcast in rapida evoluzione”, in cui si riconosce come, sebbene gli ascoltatori siano in continuo e concreto aumento in tutta la regione, si rilevi ancora un consistente ritardo tra i marchi, ancora restii ad investire in contenuti audio.

Moderata da Omar Tom, cofondatore e socio amministratore di Dukkan Media, la sessione ha visto la partecipazione di Lemya Soltani, direttore delle partnership e dello sviluppo aziendale di Next Broadcast Media; Chirag Desai, fondatore di Amaeya Media Network; Ramsey Tesdell, CEO e partner di Sowt.com; Loulou Khazen Baz, creatore dello spettacolo “Conversazioni con Loulou“; e Ussain Belabbes, creatore di “SGHA“, un podcast marocchino.

Lemya Soltani ha affermato però che un numero crescente di marchi nella regione MENA è interessato al podcasting e che, se ora ci si trova in una situazione di ritardo, la situazione è destinata a cambiare nel medio termine. Si sta attuando, infatti, una campagna per sensibilizzare i brand sui vantaggi della pubblicità via podcast.

Al fine di velocizzare quesa evoluzione, Chirag Desai ha affermato che esiste una nuova versione avanzata del podcasting, chiamata Podcasting 2.0, che sta emergendo a livello globale.
Le innovazioni proposte includono tecnologie che offrono agli utenti la possibilità di effettuare micro-pagamenti ai creatori di podcast e la codifica della posizione degli episodi di podcast. Queste nuove funzionalità sono state rese possibili dalla natura decentralizzata del podcasting, che consente agli addetti ai lavori indipendenti di espandersi e innovare in modo relativamente semplice.

Insomma, anche dall’Oriente arrivano parecchi spunti di riflessione e, seppur in ritardo rispetto all’Occidente, pare che ci sia tanta carne al fuoco, a dimostrazione di quanto sia stimolante il mondo dei podcast.