IL PODCAST SECONDO I DATI DEL DIGITAL NEWS REPORT DEL 2021

Il digital news report è una indagine annuale sullo stato di salute del mondo dei media e tra questi, non per ultimo, figura il podcast

La prima parola che si sente pronunciare negli ultimi anni, se si parla del settore audio e del podcast, è crescita, ancor di più per l’anno appena trascorso.

I podcast, in questo anno di pandemia globale e di scarsa circolazione di persone e di mezzi, sono stati fedeli compagni di vita di moltissime persone. Podcast è il termine utilizzato per indicare il mezzo generico ed è quindi troppo vago se si vuole analizzare più in dettaglio questo mondo.

Ciò che è va specificato è invece quale tipologia di podcast abbia dato maggiore conforto e sia stata più fruita dagli ascoltatori durante il 2020 e il 2021. Come è normale che sia in un periodo di disorientamento generale e spesso di panico, i podcast che hanno avuto più successo sono stati quelli dal taglio informativo, in particolari tutti quelli che hanno fornito aggiornamenti ricorrenti sull’evolversi della situazione del Coronavirus.

L’ascolto dei podcast varia non solo in base al genere ma anche alla nazione. Se in alcuni paesi, come l’Irlanda, la Spagna o gli Stati Uniti, i podcast sono oramai largamente diffusi tra la popolazione, in altri, come l’Olanda, la Germania o la Gran Bretagna, raggiungono a mala pena un quarto degli abitanti totali.

Infine, un altro dato interessante da registrare e che può, per certi versi, destare stupore è che in realtà il consumo di podcast sia stato in molti paesi pressocchè identico all’anno scorso.

LA CONOSCENZA DEL PODCAST

Se può sembrare strano che molte persone non sappiano cosa sia un podcast nel 2021, la realtà è spesso questa.

In Giappone, per citare un esempio, il 40% della popolazione non ne è a conoscenza, mentre in Europa e negli Usa questo percentuale si dimezza. Viene quindi spontaneo pensare che siano ancora presenti enormi margini di crescita in paesi più che rilevanti a livello mondiale.

La non conoscenza del medium non è però la sola cosa che frena il consumo: podcast troppo lunghi, l’incapacità di trovarne di adeguati ai propri gusti o la mancanza di tempo sono altre motivazioni spesso ricorrenti e addotte dagli utenti.

ALCUNE BARRIERE ALL’ASCOLTO DEI PODCAST

Il proliferare sia di singoli creatori di podcast sia di piattaforme disposte a pagare e a remunerare i professionisti più validi del settore ha fatto sì che ci sia stato un aumento esponenziale dell’offerta di podcast su qualsiasi piattaforma.

Come si è detto però in precedenza, il livello di penetrazione e di fruizione non è ancora ovunque così alto. Molte persone hanno ancora spesso difficoltà a comprendere cosa sia podcast o a trovarlo in maniera agevole.

Tutt’ora la modalità con la quale più persone entrano in contatto con questo mondo è l’antichissimo mezzo del passaparola. Questo indica che ci sono ancora numerose e evidenti lacune nella promozione e nella sponsorizzazione del podcast da parte delle aziende che ne fanno parte.

LE PIATTAFORME DI DISTRIBUZIONE PODCAST

Il settore dell’audio, e più in particolare quello dei podcast, non ha avuto storicamente uno sviluppo lineare e ben delineato.

Quello che sta emergendo oggi è che i grandi colossi dell’informatica, di fronte ai numeri e alle prospettive di guadagno di questo comparto, stanno decidendo di fare una sorta di all in per battere la concorrenza. Apple, da sempre l’azienda più avanti in questo mondo, inizia a guardare con preoccupazione le iniziative e le mosse di Spotify, Google o Amazon, per citarne tre. I loro investimenti stanno diventando infatti, anno dopo anno, sempre più cospicui e mirati.

Spotify, per esempio, ha iniziato da qualche tempo a investire sulle produzioni originali ed è arrivata a offrire per i diritti sul podcast di Joe Rogan, tra i più popolari negli USA, una cifra intorno al milione di dollari. La piattaforma svedese però non si ferma certo qui: è di pochi giorni fa infatti il lancio delle green room, stanze virtuali interne alla piattaforma nelle quali poter conversare o fare live.

A testimonianza di quanto affermato ci sono i numeri evidenziati dalla ricerca sulle piattaforme più utilizzate nei singoli paesi: Spotify ha sorpassato Apple in molti mercati e non intende certamente fermare il suo sviluppo nei prossimi mesi.

Quello che emerge da questo report è che i podcast e l’audio rappresentano l’ultima frontiera da conquistare per aziende e brand e che la posta in palio e le possibilità di guadagno sono davvero alte; ora bisogna vedere chi taglierà prima il traguardo.