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Buona Giornata Mondiale della Radio

Oggi, 13 febbraio, è il World Radio Day: buon anniversario cara Radio!

Alzi la mano chi sa che oggi è la Giornata Mondiale della Radio… e la alzi chi sapeva che il World Radio Day è stato proclamato nel 2011 dall’Unesco e nel 2012 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite!

In effetti, in oltre un secolo, la radio di strada ne ha fatta parecchia e, nonostante gli anni, è ancora moderna, al passo coi tempi e tenacemente presente nei cuori e nelle orecchie di milioni di ascoltatori in tutto il mondo.

L’evoluzione della radio fino all’arrivo del digitale

Con l’avvento del digitale e del famigerato Dab (Digital Audio Broadcast), forse è cambiato l’ascolto, ma non l’affetto verso questo mezzo di comunicazione. Se, infatti, le abitudini ci hanno portato ad ascoltare la radio tramite smartphone o tramite pc, gli ascolti non ne stanno assolutamente risentendo, grazie alla versatilità che la radio, nel corso dei decenni, continua a dimostrare.

Il digitale ha permesso alla radio di diventare globale e di essere ascoltata tramite web da dovunque, senza più vincoli locali o frequenze diverse. Se qualche anno fa una emittente radiofonica recitava “La radio che vuoi quando vuoi”, ora possiamo dire che questa frase vale per tutti, perché è veramente così, grazie alle app e agli streaming che le radio mettono a disposizione degli utenti.

Stretto contatto tra conduttori e ascoltatori

L’evoluzione dei decenni più recenti vede la radio come un mezzo di comunicazione che mette in contatto sempre più stretto ascoltatori e conduttori, che coinvolgono gli utenti a partecipare alle dirette per esprimere la propria opinione sugli argomenti affrontati: non solo musica, ma anche molta attualità in tutte le sue sfaccettature, e non solo telefonate in studio ma anche messaggi via Whatsapp o via social. Insomma, davvero chiunque può partecipare e sentirsi parte del programma.

Questa identificazione con il conduttore e il programma proposto è alla base dei podcast, che infatti viaggia di pari passo con il mondo delle radio, diventato quasi subito un mezzo per creare contenuti originali e personalizzati, in primis perché, con l’ascolto on demand, gli utenti non rischiano di perdersi i propri show preferiti, come accade per film e serie tv su Netflix.
Si può essere sempre aggiornati ma a modo proprio. E su qualsiasi argomento si desideri.

Questo crediamo sia alla base del successo dei podcast, che per venire incontro alla domanda, si stanno moltiplicando per proporre contenuti di ogni genere, sottoforma di intrattenimento, notiziario o fiction.
E tutto ciò è supportato dalla qualità di quanto viene trasmesso, poiché, se la domanda è molto forte, lo è altrettanto la ricerca di accuratezza e qualità.

Podcast: protagonisti del mondo digitale

Che il settore dei podcast stia navigando in buonissime acque si capisce da due fattori: l’attenzione da parte di grandi aziende a questo modo innovativo di comunicare, e la partecipazione ormai molto frequente di personaggi famosi. Se, infatti, due colossi come Spotify e Apple Music, tallonati da Amazon, investono in produzioni esclusive e offerte speciali, significa che il mercato è tutt’altro che saturo.

La trasmissione digitale, inoltre, sia via radio che via podcast, ha portato ad una maggiore conoscenza degli ascoltatori e delle loro abitudini, dando la possibilità alle aziende di delinearne un profilo attendibile e proporre, di conseguenza, pubblicità ad hoc.
Se ciò prima era ad esclusivo appannaggio della radio, ora questo trend riguarda anche i podcast, che stanno rivelando tutto il loro potenziale in termini di advertising e non solo di pubblico.

Rispettando però il tema della pace scelto per celebrare il World Radio Day 2023, ricordiamo l’importante ruolo sociale che i contenuti audio portano con sé. Inclusione, comunicazione, empatia rimarranno sempre fattori imprescindibili quando si tratta di questo mezzo di comunicazione, e i podcast non sono da meno.

A dimostrarlo è un messaggio da parte dell’Unesco in cui si riconosce il potere che ha la radio di unire e non di separare, di comprendere ma non di giudicare, di avvicinare e mai di allontanare. E la pace è tutto questo.

Buona Giornata Mondiale della Radio a tutti!