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Podcast in prima fila per il business adv

Podcast sempre più cruciali quando si tratta di digital audio e business adv.

Spotify continua a far parlare di sé, anche quando si tratta di dati e di bilanci. E, a quanto pare, sono notizie positive e promettenti. A testimonianza di ciò, infatti, sono i numeri relativi al 2021, che riferiscono di un traguardo, raggiunto per la prima volta, di 1 miliardo di euro di ricavi pubblicitari nel mondo.

Come ben sappiamo, Spotify ha sia una versione premium a pagamento, sia una gratuita supportata da inserti pubblicitari. Per la piattaforma il business adv sta diventando sempre più importante e permette ai vertici di proporre offerte valide sia per tecnologia sia per talenti.

Tutto ciò vale anche per il team italiano, al passo con i tempi ed al pari del team locale Spotify che nell’ultimo anno e mezzo ha fatto passi da gigante rivelandosi molto dinamico. Risultato? Ad oggi, ci sono settori che fino a poco tempo fa sarebbe stato se non altro bizzarro vedere su Spotify come il Retail, i Consumer Packaged Goods, ed il Finance.

L’app ha saputo evolversi e proporre offerte sempre più trasversali. Se pensiamo che fino a pochi anni fa Spotify era una piattaforma di contenuti musicali, possiamo ben capire quanto le cose siano cambiate. Ora, infatti, la piattaforma si può tranquillamente definite un’app di streaming audio, dove a farla da padrona non è solo la musica ma anche i podcast, che propongono generi tra loro molto diversi.

L’evolversi delle offerte ha direzionato anche gli spot pubblicitari di Spotify, senza ovviamente dimenticare il settore musicale, che rimarrà il “primo amore” e che, come tale, non si scorda mai. Ma il digital audio reca in sé un potenziale talmente enorme da non poter essere ignorato e che finalmente comincia ad essere scoperto dalle grandi aziende.

Se, infatti, inizialmente si trattava di un approccio attuato da brand o startup prevalentemente innovativi, ora sono tante le grandi aziende che dimostrano una marcata attenzione verso questa modalità di marketing e, per questo motivo, si può parlare di un’offerta adv multiprodotto: soluzioni pubblicitarie audio, formati video e display.

E i brand possono decidere di usarli tutti, o solo uno, a seconda dell’impatto che vogliono dare alla comunicazione e del pubblico a cui hanno intenzione di rivolgersi. Primi in Italia sono stati Barilla e Unipegaso, ma si conta che saranno molti altri a seguire questo trend.

Secondo Patel, il digital audio continuerà a giocare un ruolo fondamentale per il settore advertising, perché, se il video ha un effetto impattante sicuramente immediato, l’audio permette di raggiungere il potenziale consumatore dovunque e in qualsiasi momento, da quando è in auto a quando fa allenamento. Inoltre, tramite questo canale, si raggiungono le generazioni che sfuggono ai media tradizionali, come GenZ e millennial, ma che rappresentano comunque un’audience importante.

Parlando di digital audio, non si possono tralasciare i podcast, il cui consumo, anche in Italia, sta aumentando in maniera impressionante. Ad oggi, infatti, il Belpaese conta 11 milioni di ascoltatori di podcast, ovvero il 43% della popolazione online, ma, trattandosi di un periodo di grande evoluzione e di grande fermento, la percentuale è destinata a crescere ulteriormente.
Per questo, Spotify sta lavorando per essere in grado di offrire ai brand tutte le sue competenze e soddisfare qualsiasi richiesta. Ciò significa che si assisterà a un incremento dei contenuti e di inventory pubblicitarie, supportate perciò dal canale dei podcast.

Rak Patel è perfettamente consapevole di avere un terreno fertile da esplorare e sperimentare, e i primi segnali derivano ad esempio dal lancio di novità come l’audio serie su Batman, molto recente ma già molto conosciuta e apprezzata.

Altro esempio è Audience Network, un marketplace che consente agli advertiser di individuare contenuti su Spotify e su publisher esterni, tramite cui raggiungere il proprio pubblico target; ma anche Streaming Ad Insertion, tecnologia che offre informazioni sull’erogazione della campagna partendo dai dati di streaming e di scaricamento dei podcast.
Sono state anche acquisite due soluzioni di misurazione, che si chiamano Podsights e Chartable: la prima consente di misurare l’efficacia delle campagne on-going, la seconda fornisce strumenti di analytics ai membri di Audience Network per misurare l’impatto del loro contenuto.

Queste sono solo alcune delle proposte più recenti ma crediamo che presto ne arriveranno altre, sempre legate al podcast, canale che sta diventando ormai di fondamentale importanza, come l’intero mondo del digital audio.

Ne sentiremo ancora delle belle!