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Italia al top per ascolto di contenuti audio

La ricerca Trend Radar di Samsung conferma l’Italia come Paese in primo piano quando si tratta di ascoltare contenuti audio, che si tratti di radio, podcast o audiolibri

Negli anni Settanta si cantava “Video killed the radio star” ma ora, a distanza di cinquant’anni, sembra proprio che radio e contenuti audio godano di ottima salute, anche grazie ai podcast che hanno rinnovato negli italiani il gusto dell’ascolto.

È questo quanto emerge dal nuovo Trend Radar di Samsung, realizzato in collaborazione con Human Highway, un istituto di ricerca specializzato nell’analisi dei cambiamenti nelle relazioni umane prodotti dalle tecnologie e dal digitale.
Nello specifico ha cercato di scoprire come gli italiani decidono di fruire di contenuti audio, analizzando a fondo le loro abitudini e le loro preferenze, a cominciare dalle motivazioni che li portano all’ascolto: che sia per distrarre la mente, viaggiare lontano, almeno con la fantasia e l’immaginazione, o rimanere aggiornati e scoprire cose nuove, l’Italia si dimostra un paese molto connesso e fedele.

Le abitudini degli italiani all’ascolto

Questa costanza si ritrova in tutti i campi, dalla musica, con le proprie playlist sempre in cuffia, fino ai podcast e gli audiolibri, capaci di suscitare interesse tanto da voler arrivare sempre fino in fondo.
Per quanto riguarda i mezzi di comunicazione preferiti, la radio è ancora al primo posto, citata dal 79% degli intervistati, ma anche la musica la fa da padrone, scelta dal 70%. Vanno bene anche i podcast, ascoltati da un italiano su cinque e almeno una volta alla settimana, quindi preferiti agli audiolibri scelti dal un italiano su dieci.

A seconda delle generazioni, inoltre, cambiano i tipi di approccio al mondo audio.
Ad esempio, la radio, ascoltata almeno una volta alla settimana, viene preferita soprattutto da fruitori appartenenti alla fascia di età compresa tra i 45 e i 54 anni, che sono l’89%, mentre i giovani preferiscono musica, podcast e audiolibri, a conferma che le nuove generazioni scelgono contenuti e mezzi meno tradizionali, in particolare quando si tratta di podcast.
Se, infatti, con la Generazione Z si arriva a una percentuale di ascolto del 36%, chi appartiene alla fascia 45-54 anni raggiunge al massimo l’11%.

Lo smartphone si conferma il device preferito

Quando invece si tratta di device da cui collegarsi per ascoltare i propri contenuti audio preferiti, non esiste molta differenza tra generazioni, poiché lo smartphone rimane il dispositivo preferito da tutti, sia in casa che fuori.

Vediamo le percentuali: la musica e le playlist vengono fruite attraverso lo smartphone dal 77% degli intervistati, la radio nel 61%, il cui ascolto tramite TV si ferma al 38% dei casi, segnale che gli italiani, tutto sommato, sono degli inguaribili tradizionalisti.
Lo smartphone soppianta il pc anche quando ci si accosta ai podcast (63% contro il 36%), ma anche agli audiolibri (66% contro il 30%).

Dopo lo smartphone arrivano pc, tv e soundbar, quando si tratta di musica, con qualche differenza in percentuale tra uomini e donne: il pc è utilizzato dal 35% degli uomini e dal 28% delle donne, la tv dal 30% degli uomini e dal 22% delle donne, infine la soundbar è usata dal 18% degli uomini e il 12% delle donne.
Ciò significa che le donne ricorrono molto più spesso allo smartphone per ascoltare i contenuti audio.

Come già anticipato, lo smartphone viene scelto anche per l’ascolto casalingo. La casa, inoltre, si conferma come il luogo preferito per ascoltare musica e playlist (78%), audiolibri (73%) e podcast (68%).
La radio è un caso a parte, poiché viene ascoltata per il 74% del pubblico totale in auto, e solo dal 55% a casa.

Perchè gli italiani ascoltano radio, podcast e audiolibri

Analizziamo ora in maniera più profonda le motivazioni che portano gli italiani ad avvicinarsi ai contenuti audio: senza ombra di dubbio, relax e necessità di evasione, magari dopo una giornata piena e pesante, rappresentano il motivo principale, che porta ad ascoltare musica al 44% degli intervistati, percentuale che sale al 48% per le donne. Viene poi scelta dal 25% degli uomini con l’intento di creare la giusta atmosfera a casa.

Con la radio si evade dalla routine nel 37% dei casi, ma con essa si cerca anche intrattenimento (28%).
Gli audiolibri rappresentano una distrazione per il 31%, che sale al 44% per le donne e rappresenta una forma di divertimento e cultura per il 28% degli uomini. Sono inoltre considerati fonte di contenuti culturali ed educativi, ma apprezzati anche per la possibilità di ascoltare libri interpretati da altre persone, come ha affermato l’82% degli italiani.

Per quanto riguarda i podcast, vengono scelti dall’89% degli intervistati perché considerati utili per approfondire diverse tematiche, soprattutto di attualità. Infatti, rappresentano la principale fonte di informazione per il 26% degli italiani, soprattutto se appartenenti alla fascia di età 55-64 anni, che fanno salire la percentuale al 34%, ma anche dagli under 24 (33%).