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Online il report 2022 Digital Audio Survey di Ipsos

La prima parte del report rivela un consolidamento delle abitudini dei fruitori di podcast in favore di un ascolto sempre più consapevole e attento

È stato appena pubblicato da Ipsos il report Digital Audio Survey, dedicato a tutte le forme di audio digitale, con il mondo dei podcast come sorvegliato speciale.

Per arrivare a fornirci dati del tutto completi e corretti, sono stati considerati tutti i componenti della filiera, dalla produzione alla distribuzione, fino ad arrivare al branding, per un totale di 2.300 intervistati, compresi tra un target di età 16-60 anni.

Vediamo nel dettaglio cosa è emerso, e in che stato di salute si trova il settore dei podcast.

Chi sono e cosa scelgono i principali ascoltatori di podcast

Prima di tutto, il profilo dell’ascoltatore di podcast è sempre più definito, con una conferma, in percentuale, degli under 35 come i maggiori fruitori con il 43%. Per il 30% si tratta di laureati, in aumento di tre punti rispetto al 2021, mentre studenti e professionisti rappresentano entrambi l’11%.

Per permetterci di conoscere meglio le loro attitudini, dalle interviste è emerso che si tratta di consumatori attenti, che preferiscono acquistare da aziende socialmente responsabili (81%); inoltre, condividono le loro esperienze, dando consigli su film, serie tv, app musica e giochi (75%) e possono farlo anche perché sono early adopter, ovvero nel 66% dei casi pionieri delle nuove tecnologie. Per rimanere sempre al passo, tendono a scegliere prodotti e servizi premium (60%), anche per ricevere maggior qualità, e nelle loro scelte si fanno volentieri guidare dai propri artisti preferiti (56%).

Smartophone: sempre il dispositivo preferito per l’ascolto dei podcast

Per l’ascolto dei contenuti, lo smartphone è il device che vince su tutti, con un netto 72% di preferenza. Il computer segue al 39%, i tablet al 25% e le smart tv al 20%. I nuovi dispositivi digitali registrano ancora percentuali basse ma sono in costante aumento: smart speakers passano dal 9% del 2019 al 12% del 2022, smartwatch passano dal 4% del 2021 al 7% di oggi, come le console portatili.

Il luogo principale di ascolto rimane la casa (73%), ma c’è chi preferisce l’ascolto outdoor: a parte la macchina, che si assesta al 28%, ci si collega dai mezzi di trasporto (22%), in strada, spesso quando si svolge attività fisica (21%), oppure al lavoro (14%).

In aumento il numero di podcast ascoltati ma diminuisce, di poco, il tempo giornaliero

I fruitori di podcast si confermano ascoltatori fedeli, poiché, rispetto ad un anno fa, non hanno cambiato le loro abitudini (33%), o addirittura, in quattro casi su dieci (44%) ascoltano più podcast. Solo il 23% ha dichiarato di ascoltarne meno.
Tra loro, l’esperienza è migliorata nel 69% dei casi, ed è rimasta invariata per il 30%. Ciò significa che solo l’1% degli intervistati ha notato un peggioramento.

Ciò che è diminuito è il tempo medio giornaliero dedicato ai podcast: se, infatti, nel 2021 era di 40 minuti, ora è di 35, così distribuiti: l’11% ascolta meno di 10 minuti, il 28% fino a 20 minuti, il 31% mezz’ora, per poi passare al 17% di chi sta all’ascolto per un’ora intera e al 4% e 2% per chi rispettivamente ascolta per più di un’ora e più di due ore.

Si tratta di dati molto interessanti, che rappresentano appieno il profilo dell’ascoltatore italiano medio. Ciò che emerge è la volontà di preservare le proprie abitudini, unita alla fedeltà all’ascolto. Questi due fattori fanno pensare ad un consolidamento della propria esperienza e della fruizione di contenuti audio, che vengono tanto più premiati quanto più dimostrano di essere di qualità.

A presto, con la seconda parte e la terza parte del report. Rimanete sintonizzati!